giovedì 9 marzo 2023

Cappuccetto col cagnolino - Tautogramma in C

 Complicato collocarci cronologicamente. Comunque, cominciamo: circolava codesta creaturina coperta col cappuccio colorato. Cremisi? Carminio? Chissà. Camminava canticchiando, col cestino contenente cinque crostatine col cioccolato. Costeggiava cedri, cipressi, cespugli. Capitò che ciondolando cogliesse:
 − Cappuccetto! Cappuccetto!

 Comprese chi correva chiamandola così. − Ciao, cagnolino.

 − Cosa consegni?

 − Cibi che causano carie.

 − Chi consumerà cotali creazioni culinarie?

 − Colei che certi cugini classificano come cenciosa centenaria.

 − Condividete caratteristiche congenite?

 − Certo, consideraci consanguinee.

 − Che casa cerchi?

 − Chiamiamola catapecchia, casomai. Cupa, cadaverica, confina col cimitero.

 − Capito. Ciao ciao!

 Cappuccetto continuò, calpestando cinque chilometri. Contrariata constatò: − Che costruzione cadente. Converrebbe cannoneggiarla!

 − Cappuccetto?

 Chiamata, camminò controvoglia contando circa cento centimetri. Chiese: − Che combini coricata?

 − Combatto col copriletto, credo che creperò congelata.

 − Col corpo ci conferiremo calore.

 − Concordo.

 Contigue, conversarono. − Che chioma crinita che custodisci.

 − Così col cavolo che comparirò calva.

 − Che collo corto.

 − Così curo comodamente ciascun contrattempo cervicale.

 − Che canini colossali.

 − Così creperai cruda, cara Cappuccetto!
  Conclusione: chiacchierare coi cagnolini comporta conseguenze catastrofiche.