giovedì 15 marzo 2012

Giuditta (tautogramma con la G)


        

Giacobbe, gemello geloso, generò gentaglia grama? Giammai.
Giuda garantì genealogie gagliarde, Giuseppe gestì granai giganteschi. Giosuè governò Gerico, Gabaon, Gaza.
Giona girovagò galleggiando, Gioele glorificò Giosafat; Geremia grandissimamente gufò[1].
Gotha guarnito, grondante gentildonne geniali?
Giudicate Giuditta:
Generale – Giuditta gesticolava, – graziandomi guadagnerete Gerusalemme.
Giuralo, giudea! – gridò galvanizzato.
Giovedì gioirete guidando guerrieri granitici – Giuditta gocciolava garbo, gorgheggiava. – Gustereste grappa greca? Gioverebbe.
Grazie. Glu glu!
– Guardatemi – Giuditta giaceva gradevolmente. – Gradite?
– Guance glabre, gambe gommose, glutei giunonici – gongolava gasandosi. – Golosa.
Genitali? Giuditta, giovane gattamorta, glieli grattava giocherellandoci.
– Gettatevi giù, ghiottone.
– Giungo! – già godeva.
Glaciale, guizzante, Giuditta ghermendolo gliela giocò. Ghignava, giacché giustiziare gratifica.
Giugulare? Ghigliottinandolo gliela guastò.
– Grossi giracapo giornalieri, generale? Guarito!


[1] Giona si rifiutò di obbedire al suo Dio e per punizione viaggiò per giorni all’interno della pancia di un enorme pesce, non si arrese e fu perdonato e vomitato fuori vivo. Gioele profetizzò che nella Valle di Giosafat sarebbe avvenuto il Giudizio Universale, nel frattempo i morti aumentano di giorno in giorno e la gente del posto si domanda se ci staranno tutti. Geremia preannunciò sventure di ogni tipo, come la venuta nel mondo del calcio di Luciano Moggi.