Battezzatemi Brontolo.
Boss basso, barba
brizzolata: beccavo briganti? Bastonavo. Battevo ben bene bracconieri, banditi, bricconi.
Bonificavo boschi, bilanciavo basamenti benché – beh, bisognerà baloccarsi! –
bazzicassi bassifondi, bordelli, bische, bruciando banconote blu. [1] Bighellonavo beato, biascicavo barzellette boccaccesche ballando Be-bop.
– Burlone!
– Bis!
Bocciato. Bye bye
balordaggini beccando Biancaneve: beninteso, badarle bastava.
Bidonato.
Benedetta bambina,
becchettando bocconi biodegradabili bevetti barbiturici [2].
Baciandoti
bocca, braccia, bulimicamente bramo buchi, bramo bagnarti, bambolina bloccata.
Balzerò bestiale bisbigliando: “Benvenuta banana, brutalizza Biancaneve”.
– Brava babbea, –
borbotto, – bara/branda... bel baratto! – balbetto, barcollo brandendo
barili bottiglie bicchieri, brindo bevendo buonissima birra bionda, brandy,
baciandoti bocce ballonzolanti.
– Brontolo!
– Brutti bifolchi, –
berciavo, – bisognerebbe bussare!
– Beccamorto bavoso!
– Biasimatemi, bacchettoni bigotti [3].
[1] Cioè banconote da 20 €.
[2] I barbiturici sono un medicinale che può indurre morte
apparente: per informazioni consultare il proprio medico.
[3] Biancaneve e i sette nani è una favola dei
fratelli Grimm, in cui una donna invidiosa fa mangiare una mela avvelenata a
Biancaneve (ragazza bellissima), che perciò cade in uno stato semi comatoso.
Uno dei nani che la prende in cura si chiama Brontolo, nel cartone Disney.
Nella fiaba invece i sette nani non hanno nomi e, se lo sapessero, uno di loro
brontolerebbe.
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