Personalità psicotica,
parla producendo pernacchie. Piuttosto povero, possiede parenti
prosperi però pidocchiosi (portano paltò per pezzenti
pur padroneggiando palazzi pressappoco piramidali, predisposti per
proteggere prodotti pregiati, pietre preziose, palanche).
Perdente, pasticcione, piace perché parodia perfetta per parecchie persone.
Porta papillon,
passeggia perennemente presentandosi pennuto, pallido. Predilige
pennichelle pomeridiane.
– Piccola, –
proponeva Paolino Paperino pregustando pathos, – posso penetrarti?
– Purtroppo, –
pensando pretesti plausibili, – percepisco problemi pesantissimi:
patologie pancreatiche.
– Paperina, –
pregandola, – per piacere perlomeno permettimelo: potrei palparti?
– Proibito.
– Perché?!
– Puzzi, porti
pegola, – Paperina palesò perfidia, – pelandrone
patentato!
Poiché permaloso
Paolino Paperino partì, picchiandola, Paperina paralizzata
protestava, Paperino proseguiva prepotentemente perfino pestandola;
pericoloso, pazzo, pronunciava parole proprio perverse, parolacce
popolari per “prostituta”.
– Perdonami!
– Purché paghi, –
proferì Paperino placandosi, – perciò procurami pecunia per
pranzare.
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