Re Riccardo raggiunse regioni remote, riconquistò
roccaforti, rimpatriò. Rincasato, riscontrò rotture rognose: ritenne ragionevole ricucirle.
Ritrovò Robin, rapinatore rivoluzionario: ripuliva
ricchi rampolli rianimando reietti.
–
Robin, riconciliamoci.
–
Rassegnatevi, re, – Robin rivelava rabbia repressa, – rifiuto rimedi rapidi.
–
Realizzerò riforme; rispetterò richieste riguardanti rettitudine, riequilibrio, ridistribuzione.
–
Regnare rincretinisce, – replicò Robin ridendosela, – racimolerete rivolte.
–
Rivolte? – ripeté Re Riccardo.
–
Ricconi reagiranno ribellandosi, rivendicando regole retrograde. Risultato? Regicidio.
–
Rischierò, – ruggì Re Riccardo.
–
Rinsavite, recitate ruoli realistici.
–
Rischiarami.
–
Regalatemi (resterà riservato) roba rivendibile. Ricaverò risorse, rianimerò ragazzi rachitici.
–
Reclamerai ricompense?
–
Ragazze, – rispose Robin, – radiose rosse ricciolute. Respingerò racchie, rospi ripugnanti.
–
Rilassati, Rob.
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